lunedì 24 giugno 2013

Ednoorcim

La fisica quantistica, la mitologia classica, il nostro stesso cuore ci avvisano e ci ricordano che al di là del mondo in cui viviamo, sentiamo, esploriamo sanguiniamo e ci mangiamo le unghie, esiste un altro mondo che non solo è possibile ma è già nei fatti reali. Si tratta del mondo delle cose che vanno al contrario, la fisica (quantistica o meno che sia) lo chiama il mondo dell’anti-materia.
Questo mondo segue delle regole che non sono sue ed in questo mondo dell’antimateria tutto va al contrario.
In pratica si deve immaginare un’altalena di quelle per bambini, non quelle appese ai rami degli alberi ma quelle altalene per le coppie di bambini. Quelle altalene a bracci uguali con i bambini agli estremi che zompettano alternativamente su e giù.
Il nostro mondo che alternativamente va su e giù è bellamente seduto ad una delle estremità, dall’altra parte c’è di sicuro qualcosa e quel qualcosa è il mondo dell’antimateria.
Il mondo dell’antimateria è un mondo molto semplice: ogni cosa è il contrario che qua. Intendendocon qua il braccio dell’altalena su cui il culo del nostro mondo saltella giocosamente su e giù.
Nel mondo dell’antimateria gli uomini nascono vecchi e saggi, la vita è semplice, i momenti di gioia superano di molte lunghezze quelli di tristezza.
Nel mondo dell’antimateria la gente passa con il rosso e al verde si ferma e soprattutto quando  è giallo nessuno suona e ti urla che devi muoverti e passare.
La gente è gentile, i toni sono bassi, i politici sono onesti il pesce è fresco e le mezze stagioni ci sono.
Il mondo dell’antimateria stabilisce algebricamente il nostro contrario. È come se il nostro e quell’altro fossero i due membri  della stessa equazione. Quando la meccanica newtoniana dice che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, da dove credete che venga quella reazione? Da dove si potrà mai generare secondo voi?
Bravi avete capito.
È importante capire che un mondo di questo tipo c'è. Alle volte chiudo gli occhi e penso di essere lì. C’è un altro me stesso, circondato di belle donne che a turno mi cingono il collo, mi regalano fiori e mi imboccano cibi prelibati. Per inciso,in questo mondo l’altro me stesso non ingrassa mai.
Queste fantasie sollevano dalla vita trista e grigia che questo me stesso vive in questo mondo che in fin dei conti  è solo un anti dell’antimondo. Ma queste fantasie non sono il vero motivo per cui vi sto descrivendo il mondo dell’antimateria.

Il vero motivo per cui vi descrivo il mondo dell’antimateria.
In questo nostro mondo di carne sangue pazzia e nervi (per fare citazioni di un certo peso) uno dei grandi problemi è la torrida estate.
Adesso ne stiamo vivendo una e fa male, secondo me.
Fa male il sudore sotto le ascelle, fa male il sole che ti scotta la pelle. Il traffico,il gas, la notte si fatica a prendere sonno. Le zanzare, le mosche, i bambini si sporcano di gelato e urlano. C’è troppo sole, troppa luce, tutto ribolle di una forza ed un impeto che sembrano siano sempre appartenuti alla natura. Quella natura, sia chiaro, che 4 mesi prima era. muta e solinga, coperta di neve e di brina. Coperta di nebbia, l’aria, che non si vedeva una ceppa e ora questa natura è il tripudio di se stessa? Perché?
Io odio l’estate.
Ma fino a qua si tratta di odio di maniera, voglio dire: c’è un’intera sotto cultura di disadattati che dice di odiare l’estate per un motivo o per un altro. Ma il più delle volte si tratta semplicemente di disadattati, appunto. Gente incapace di un odio selettivo, sto parlando di gente che il più delle volte è incapace di odiare SOLO l’estate e di solito traborda, tracima e si mette ad odiare i negri, gli omosessuali, quelli del sud, quelli del nord, il festivalbar, il presidente della repubblica, la signora del piano di sopra. Insomma, gente che odia all’ingrosso e che come tutte le cose all’ingrosso alla fine risulta essere sciatta e volgare e di poco conto.
Gente che non ci interessa qui. Nel mondo dell’antimateria si tratterà di critici sopraffini dai gusti sofisticati e nobili, capaci di odiare cose precisissime che il più delle volte nessuno conosce (tipo la letteratura mongola meridionale ai tempi del nono imperatore). Ma qui, su questo braccio dell’altalena, questa gente non ci interessa, fidatevi.
Ritorniamo all’ estate. Ricordatevi che la odiamo. Ma perché? Non per tutto quello che vi ho citato prima, quello era solo per riscaldarvi (come se la temperatura di per sé non bastasse già). Quelli erano i preliminari, adesso penetriamo davvero l’argomento.

Io odio l’estate perché se compro della birra agli scaffali del supermercato questa birra è calda e ci mette un sacco per raffreddarsi.

Anche se la metto nel congelatore ci va almeno una quarantina di minuti prima che si arrivi ad una temperatura decente. E quante volte mi sono ritrovato con bevande che erano calde! Bevande che avrei voluto sorbire istantaneamente gelate e ristoratrici, mentre la cruda realtà mi legava ad un’attesa di almeno una quarantina di minuti.
Minuti passati,quelli sì, in un mondo freddo senza birra fredda. Solo con me stesso. Un me stesso senza birra fredda. Un me stesso che chiudeva gli occhi e pensava allo scambio termico che nel mio congelatore si stava operando tra la lattina ed il freddo. Uno scambio lento, muto, crudele.
“Perché non compri le birre al bar, già fredde ?” il primo che me lo chiede verrà trucidato in pubblica piazza. Si consoli che il suo anti-sé nel mondo dell’antimateria in quello stesso momento magari stia venendo incoronato imperatore di Spagna…
Ma che domande mi fate? non si può fare affidamento sempre sui bar cari miei! E poi il discorso è più ampio, la situazione più complessa e si estende ai pic nic in cui porti roba che all’inizio è fredda e poi si perde nella calura estiva.

E poi non rompete i coglioni, se la compro al bar il pezzo finisce qua. È questo quello che volete?
Sono sicuro che un anti-me nel mondo dell’antimateria sta ricevendo in questo stesso momento un coro di no da degli anti-voi.

Andiamo avanti che adesso entriamo nel vivo.
Quello che vorrei sottolineare, quello di cui sto parlando ora è che è palese l’esigenza di un dispositivo capace nel giro di pochi secondi (voglio essere magnanimo nel giro di due minuti netti)  di esercitare uno schock termico su un prodotto (e con prodotto intendo dire birra) in modo da portarlo da temperatura ambiente e 3-4 gradi. Credo sia chiaro e condiviso che una cosa del genere sarebbe una rivoluzione al cui confronto la ruota si dovrebbe vergognare di essere stata inventata.

Ora però fate attenzione che sta arrivando un passaggio particolarmente interessante.
Un dispositivo che fa esattamente il contrario esiste nel nostro mondo, si chiama “forno a microonde” o più comunemente “microonde”.
Questo elettrodomestico nei fatti riscalda in poco tempo vari prodotti (e qui intendo davvero vari prodotti, nessuno ci ha mai messo la birra dentro un microonde, chiaro).
Quindi: “se esiste un dispositivo che scalda istantaneamente le cose nel nostro mondo,allora nel mondo dell’antimateria esiste GIA’ un dispositivo che raffredda le cose istantaneamente”. Questo è logicamente ed ontologicamente vero in quanto discende con facile sillogismo dalle premesse di cui sopra.
Voglio dire nel mondo dell’antimateria la gente usa già questo dispositivo (chiamasi Ednoorcim) per raffreddare le cose finché non sono di loro gradimento.
“mmm, la birra è un po’ calda che palle!!”
“e va bè,dagli un paro di colpi di ednoorcim così la raffreddi per bene, chettifrega”
“essì hai ragione…però che bella invenzione l’ednoorcim.  come facevano 50 anni fa a stare senza?”
“il mondo sarebbe davvero un posto più brutto senza ednoorcim, dai passa un sorso di birra anche a me”

A questo punto, tutto quello che rimane da fare è ordinaria amministrazione: si tratta di accedere al mondo dell’antimateria, bussare alla porta di una casa qualunque e rubare un ednoorcim oppure andare in un centro commerciale dove gli ednoorcim(come tutti gli altri beni di consumo) vengono regalati dai commessi con une norme sorriso sulle labbra (sporche di schiuma di birra ovviamente).
Se vi state chiedendo come raggiungere il mondo dell’antimateria, forse non meritate davvero che io vi abbia spiegato il segreto della felicità (una felicità a base di ednoorcim e birre fredde).
Comunque già che ci siamo…oggi voglio essere buono.
Per raggiungere il mondo dell’antimateria i passaggi sono questi e sono tre:
-trovare unportale verso universi paralleli
-selezionarecome universo parallelo il mondo dell’antimateria
-accedervi

Per trovare un portale ed essere capaci di selezionare universi paralleli basta affidarsi ad uno scienziato pazzo. È stato dimostrato in diversi libri di fantascienza che uno scienziato pazzo non sottoposto a forze esterne che lo costringano a conquistare il mondo e con una sufficiente quantità di tempo a disposizione inventerà invariabilmente dei passaggi dimensionali. Se non conoscete scienziati pazzi non è poi un gran problema. Prendetene uno sano e fatelo impazzire, tanto la pazzia è di sicuro di questo mondo, poi lasciatelo tranquillo e ogni tanto chiedetegli
“cosa hai inventato oggi?”
Quando vi dirà “ho inventato un portale per mondi paralleli ed il modo per scegliere in quale mondo andare” mostratevi leggermente interessati e ditegli “ah,interessante…ma chissà se poi serve davvero a qualcosa”. Poi dopo qualche giorno offritevi per una prova: dall’altra parte c’è un mondo di birra fredda che vi aspetta tremante.
Fidatevi di me è un gioco da ragazzi.
“se è così semplice, perché non lo hai fatto tu di già?” mi state chiedendo,
“hey mocciosetti, ma avete visto questa lattina gelata ? da dove credete salti fuori?”.
Salute!

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