lunedì 24 giugno 2013

Il matto di via Verdi 2

-io non sono matto, vero? Dicono che la prima cosa che dicono i matti quando lo diventano è  “non sono matto.” 
Si d’accordo è una trovata carina, ma che significa? Niente. Allora, un sano dovrebbe dire “sì sono matto” solo per non farsi additare come matto? Ma che senso ha? Secondo me questa è una cosa che hanno messo in giro i matti, per depistarci.
Ci sono un sacco di cose che vengo non dette solo per depistarci. La legge di gravità per esempio. Dicono che sia questa legge a far sì che, per esempio, la luna non precipiti verso la terra. 
Quando invece io so benissimo che se succede è solo perché io passo ogni mattina dalle 9e 13 alle 10e42 con il gomito del braccio sinistro appoggiato al primo lampione sul lato sinistro di via verdi, quello dei numeri pari. Se non lo facessi, se per esempio oggi non ne avessi avuto voglia, la luna sarebbe cascata sulla terra. Le maree si sarebbero alzate fino a sommergere le città. Sarebbe stato come buttare un sasso in uno stagno e vedere tutto lo stagno schizzare fuori. Ma fuori, dove? Già questo lo domando a lei. E le domando pure le sembro forse matto?
Io? Ma se è una medaglia che mi dovrebbero dare! Una medaglia al valore, ecco. E non le ho raccontato dei mazzi di carte che mescolo. Ogni giorno devo passare sul lato sinistro di vi a verdi, con un mazzo di carte in mano e lo devo mescolare velocissimo contando da uno a 52. E quando arrivo a 52 il mazzo deve essere tutto mescolato. E intanto devo continuare a camminare, fino alla fine di via verdi e quando sono arrivato alla fine di via verdi i mazzi devono essere stati mischiati 73 volte. Altrimenti devo rimanere in quel punto di via verdi, aspettare che passino tre macchine gialle e ricominciare tutto in senso inverso. Contando da 73 a uno e da 52 a uno. Ogni volta.
E lei lo sa perché? Chiaro che non lo sa, perché io ho sempre fatto il mio dovere, ma se non lo facessi per un giorno. Un giorno soltanto. Ci sarebbe un terremoto un terremoto potentissimo. I palazzi sarebbero inghiottiti in un sol boccone. Il suo negozio. Lei stesso. Ingoiati dalle fauci della terra. 

Perciò io non sono matto, sono un eroe. E se non mi danno una spilla da appuntarmi sul petto che me ne diano almeno una a forma di stella da attaccarmi al cappello. E che diavolo, si figuri che io con dio …

Nessun commento:

Posta un commento